Cardi
Il cardo, chiamato anche carciofo selvatico, con i suoi fiori belli da vedere e i gambi saporiti è una pianta decorativa e da consumo al tempo stesso. Il suo nome deriva dal latino “carduus”, che significa “aculeato”. Diversamente dai carciofi, suoi parenti, non vengono consumati i talami, ma solo i gambi. Nel Cantone di Ginevra, questa crucifera è un ingrediente che non può mancare in un piatto tipico natalizio. Occorre fare attenzione a immergere i gambi puliti, mondati e tagliati subito in acqua e aceto perché non si scuriscano. Cuocendoli in acqua salata e aceto, il cardo perde quella punta amara nel gusto.
Il cardo ha radici profonde ed essendo esigente richiede un terreno permeabile e ricco. I semi vanno depositati a una profondità sufficiente (5 cm), in quanto il cardo germoglia al buio. La pianta cresce fino a 1,5 metri. Circa 3 settimane prima del raccolto, si legano insieme i gambi con le foglie per lo sbiadimento e si avvolgono in carta da pacchi. Prima che inizino le gelate, è possibile avvolgere le piante sufficientemente sbiadite in un luogo fresco. In alternativa, è possibile dissotterrare l’intera pianta e conservarla al buio per ca. 3 settimane.